L’IMPORTANZA DEL RAPPORTO BANCA-IMPRESA, DEL RATING ESG E DEGLI ASSETTI ADEGUATI NELLA TRASFORMAZIONE DELLE IMPRESE

Le Linee guida dell’Autorità Bancaria Europea (EBA) in materia di concessione e monitoraggio del credito sono entrate in vigore il 30 giugno 2022, apportando importanti cambiamenti nel rapporto banca – impresa.

Le nuove disposizioni si concentrano sull’adozione di un approccio forward-looking nella valutazione del merito creditizio, ponendo particolare enfasi sullo sviluppo e il potenziamento degli strumenti di valutazione dei flussi di cassa futuri delle imprese.

 

Impatti delle misure sulla crisi d’Impresa e l’insolvenza

 

Questa evoluzione del modello di relazione tra banche e imprese si integra con le misure introdotte dalla disciplina sulla crisi d’impresa e l’insolvenza, stabilite dal Decreto legislativo del 12 gennaio 2019, n. 14, e successive modifiche.

 

Secondo queste disposizioni, le imprese operanti come società di persone o di capitali devono stabilire una struttura organizzativa, amministrativa e contabile adeguata alla natura e alle dimensioni dell’impresa stessa, al fine di rilevare tempestivamente la crisi aziendale e la perdita della continuità operativa. In caso di squilibri economico-finanziari e/o patrimoniali, l’impresa deve agire prontamente per adottare e attuare uno dei mezzi previsti per superare la crisi e ripristinare la continuità aziendale.

 

L’adeguatezza della struttura organizzativa, amministrativa e contabile richiesta dal legislatore riguarda tre aspetti principali: l’organizzazione delle funzioni, i poteri e le deleghe di firma; le procedure volte a garantire il corretto svolgimento delle attività aziendali e delle diverse fasi che le compongono; infine, il sistema di registrazione degli eventi aziendali.

 

Valutare la sostenibilità delle attività di business

 

È evidente che le piccole e medie imprese (PMI), in risposta alle nuove normative sul Codice Crisi d’Impresa e all’approccio di valutazione del rischio adottato dalle banche, devono compiere alcune azioni fondamentali. Innanzitutto, devono individuare e valutare la sostenibilità del proprio modello di business nel medio-lungo periodo. Successivamente, devono sviluppare un piano aziendale e le relative proiezioni finanziarie, adattandoli alle dimensioni e alle specificità dell’impresa e del settore di appartenenza. È inoltre importante monitorare regolarmente le performance economiche e finanziarie e, se necessario, aggiornare le stime del piano. Infine, le PMI devono migliorare la comunicazione finanziaria con terzi, fornendo informazioni finanziarie prospettiche (forward-looking) e informazioni non finanziarie, come gli indicatori di sostenibilità ESG.

 

Le nuove linee guida sulle informazioni finanziarie 

 

Per quanto riguarda le informazioni finanziarie, le linee guida dell’EBA richiedono alle banche di valutare il merito creditizio attraverso un approccio forward-looking. Pertanto, diventa fondamentale sviluppare strumenti di analisi finanziaria prospettica, come il budget di tesoreria o il business plan. Nella valutazione del merito creditizio, le banche devono valutare la sostenibilità attuale e futura dei debiti, avendo a disposizione informazioni quantitative (piani aziendali, budget di tesoreria, business plan) e informazioni andamentali (ad esempio, le informazioni della Centrale rischi Banca d’Italia). Inoltre, sono necessarie informazioni qualitative, come il modello di business e la struttura aziendale, le informazioni sulla dipendenza da contratti, clienti o fornitori chiave e le scelte di politica sostenibile. A tal fine, sono utili gli indicatori non finanziari (KPI) per valutare l’impatto delle politiche ESG.

 

Il ruolo della sostenibilità e del rating ESG

 

Per quanto riguarda le informazioni non finanziarie (ESG), un’impresa può essere considerata sostenibile se è in grado di creare valore condiviso non solo per gli azionisti, ma anche per tutti gli altri stakeholders, e se misura gli impatti economici e non economici delle proprie decisioni. Inoltre, l’impresa deve comunicare gli impatti di sostenibilità per ciascun fattore ESG, che si riferisce all’ambiente (Environmental), alla responsabilità sociale (Social) e alla governance aziendale (Governance). Le informazioni non finanziarie devono essere tempestive, accurate, affidabili e comparabili.

 

In conclusione, le nuove linee guida dell’EBA in materia di concessione e monitoraggio del credito pongono maggiore enfasi sulla valutazione forward-looking del merito creditizio, richiedendo alle banche di considerare la sostenibilità attuale e futura delle imprese. Di conseguenza, le imprese, in particolare le PMI, devono adottare un approccio più strutturato nella valutazione e nella comunicazione delle informazioni finanziarie e non finanziarie, fornendo una visione prospettica del proprio modello di business e degli impatti di sostenibilità. Ciò richiede lo sviluppo di strumenti di analisi finanziaria prospettica, il monitoraggio regolare delle performance e un miglioramento della comunicazione finanziaria con le banche e altri stakeholder.